
Ospiti
Il parterre di relatrici e relatori che porteranno esperienze e visioni a confronto
Fra Pietro Maranesi
Rettore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Assisi.
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L’intervento porrà al centro dell’attenzione lo spirito ecologico di San francesco mostrato verso le creature animate e inanimate quale conseguenza di uno sguardo fatto di stupore e gratuità avuto sul mondo. Dalla crisi vissuta per le sue malattie e dal senso di abbandono riuscì a rivedere la luce del sole riapparso nel suo cuore così da rivedere i colori del mondo e riacquistare verso il creato viscere di compassione e di ringraziamento. Un episodio relativo alla salvezza effettuata da Francesco verso una pecorella sintetizza bene le dinamiche ecologiche che animarono il santo.
Cesare Avesami Zaborra
Biologo, presidente dell’Unione Italiana Zoo e Acquari (UIZA), impegnato nella conservazione delle specie minacciate e nella tutela e reintroduzione di specie a rischio nei loro ambienti originali.
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Mentre La rappresentazione dell'ARCA nell'iconografia storica nasce come un'iniziativa singola ed unica per la salvaguardia della biodiversità, i giardini zoologici dell'epoca moderna hanno fatto uno sforzo, che ha preso particolare impulso dagli anni 70, unendo le forze (la FLOTTA). Nasce così la condivisione dei dati acquisiti, delle esperienze, delle competenze, oltre al potenziale divulgativo finalizzato a sensibilizzare un pubblico (in Europa oltre 140 milioni di visitatori) sempre più scollegato ai processi naturali ed urbanizzato.
Le collezioni animali presenti nei più qualificati giardini zoologici mondiali divengono un patrimonio condiviso che ha consentito di salvare dall'estinzione specie animali che in alcuni casi erano già estinte in natura, rendendo così possibile l'inversione della rotta che sembrava ineluttabile verso la sesta estinzione di massa ormai ampiamente documentata nel nostro Pianeta.
Nel frattempo, si potenzia la ricerca scientifica incrementando le conoscenze come elemento cruciale per adottare le strategie di conservazione più efficaci, si ispirano le nuove generazioni sui temi della sostenibilità e convivenza intervenendo nel conflitto uomo-animale Infine, si migliorano gli standard qualitativi di gestione collaborando con le Università, le Aree protette ed i Parchi nazionali supportando gli investimenti in situ.
La rotta è tracciata ed i risultati sono già tangibili!
Gianfranco Bologna
Presidente Onorario della Comunità Scientifica del WWF, segretario generale della Fondazione Aurelio Peccei e Full member del Club di Roma. Tra i maggiori esperti di sostenibilità e biodiversità, promuove un approccio etico ed ecocentrico alla crisi ambientale.
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La più straordinaria creatura che ci consente di essere qui è il pianeta Terra. Ma purtroppo molto spesso abbiamo difficoltà a capirlo. Questo è un problema per il futuro. Papa Francesco nell’enciclica “Laudato sì” ricordava: “non si può essere sani in un pianeta malato”.
Per troppo tempo l’umanità si è ritenuta al di sopra della natura. La scienza mostra invece che l’impatto umano è ormai gravissimo e che occorre puntare a una vera sostenibilità. Purtroppo oggi politiche populiste e autocratiche negano la scienza e diffondono fake news.
Siamo parte integrante della natura: frutto di un pianeta di 4,6 miliardi di anni, di un’evoluzione che ha portato i mammiferi e infine Homo sapiens, esistente da soli 300.000 anni. I nostri corpi stessi ospitano miliardi di microorganismi.
Senza una natura sana l’umanità non sopravvive. Da qui la visione di “One Health”, che unisce salute umana e planetaria. Programmi come Future Earth e la Earth Commission hanno definito i “Planetary Boundaries”, limiti da non superare per non compromettere la vita. La scelta è nelle nostre mani.
Monica Cirinnà
Ex senatrice, attivista per i diritti civili e pioniera dei diritti animali, prima a ricevere la delega agli animali nel Comune di Roma. Impegnata in battaglie legislative per l’uguaglianza e il rispetto interspecie.
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La storia dell’Ufficio Diritti Animali di Roma inizia nel 1994, con la creazione di un ufficio formalmente inserito nel dipartimento cultura e dotato di delega politica diretta al Sindaco, con il compito di garantire operatività, controllo e gestione delle attività legate agli animali. La strada per riconoscere dignità amministrativa all’ufficio fu lunga: ottenere sede, personale, bilancio e strumenti per includere l’ufficio in piani di emergenza e grandi operazioni urbane. Oggi rimangono sfide da affrontare, tra cui gestione di animali domestici e selvatici antropizzati, coordinamento con volontari e servizi veterinari, funzionamento dei canili e gattili, oltre al ruolo del Garante e dell’attività parlamentare per rafforzare normative e tutela dei diritti animali.
Daniela Donetti
Dirigente sanitario della Regione Umbria, esperta in sanità pubblica, prevenzione e benessere animale, con un approccio integrato alla salute secondo il paradigma One Health.
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La Regione Umbria si trova oggi di fronte a una sfida cruciale: trasformare la percezione tradizionale della salute da un concetto meramente reattivo, incentrato sulla cura delle malattie, a una visione proattiva e integrata che riconosca le interconnessioni vitali tra benessere umano, animale ed ecosistemico.
Il nuovo Piano Socio-Sanitario Regionale One Health rappresenta una risposta innovativa e strategica a questa necessità, fondandosi su un approccio olistico che supera i compartimenti separati della salute tradizionale. L'istituzione del Servizio Salute Umana, Animale e dell'Ecosistema all'interno della Direzione Salute e Welfare testimonia l'impegno concreto della Regione verso questo paradigma rivoluzionario.
La relazione esplora come questo nuovo modello si traduca in azioni concrete sul territorio umbro: dall'implementazione degli Sportelli della Prevenzione in ogni Casa di Comunità, che fungono da punti di riferimento per percorsi di prevenzione personalizzati, alle strategie integrate per affrontare criticità specifiche come il tabagismo e l'obesità infantile, per cui l'Umbria registra dati superiori alla media nazionale.
Particolare attenzione verrà dedicata al ruolo del Dipartimento di Prevenzione come pilastro dell'approccio One Health, operante in sinergia con i piani nazionali e regionali per fornire risposte coordinate al territorio. Si analizzerà inoltre l'importanza della qualità ambientale - acqua, aria e suolo - come determinante fondamentale della salute pubblica e del benessere animale.
L'intervento illustrerà infine come la collaborazione tra sanità pubblica, veterinaria e ambiente possa creare un sistema di sorveglianza attivo capace di anticipare e prevenire le sfide sanitarie future, promuovendo una comunità umbra più consapevole, sana e resiliente, dove la prevenzione integrata diventa il cuore dell'azione pubblica.
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Causale suggerita: Erogazione liberale - Festival delle Creature 2025